Uno dei motivi del successo di Litecoin è che sin dai suoi
esordi è stato definito dalla comunità virtuale “argento rispetto all’oro
Bitcoin”. Questo perché la valuta ideata nel 2011 dall’ex ingegnere di Google
Charlie Lee, oltre ad essere più accessibile sia per chi vuole minarla da casa
che per gli investitori (attualmente vale ancora 24$), può raggiungere un
limite massimo di 84 milioni di unità, a fronte dei 21 milioni del suo
precursore.
Ciò significa che in un futuro lontano i Litecoin in circolazione
saranno più dei Bitcoin, dunque potenzialmente in grado di affermarsi come criptomoneta principale per l’acquisto di beni
e servizi. Tutto dipenderà dall’interesse dei mercati verso questo nuovo
fenomeno, e in particolare dal suo impatto sull’economia reale; più venditori
accetteranno Litecoin come forma di pagamento, più la moneta digitale si
diffonderà tra i consumatori rendendo meno volatile il prezzo. E’ solo
questione di tempo, i servizi che supportano Litecoin sono in rapida crescita e
presto le imprese che già commerciano in Bitcoin (ma non solo) non avranno
motivo di precludersi un’interessante fetta di clienti.
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